ROBOTICA
Nefrectomia parziale e nefroureterectomia
L'asportazione dei tumori renali con intervento robotico mini invasivo
Nefrectomia parziale
L'ablazione del tumore maligno del rene salvaguardando l'organo e la sua funzione
Nefrectomia parziale: patologia trattata e note generali
Con il termine nefrectomia parziale si definisce l'intervento chirurgico di asportazione di una neoplasia renale con l'obiettivo di risparmiare il rene e la sua integrità funzionale. L'intervento consiste nella asportazione del tumore renale dal circostante rene sano.
Come si effettua l'intervento
La procedura prevede tre fasi:
1) Identificazione dei vasi renali
Il rene svolge diverse funzioni. La più importante è quella di "filtrare il sangue " per formare le urine eliminando le sostanze di scarto metabolico. Per questa ragione la parte funzionale del rene è molto ricca di sangue (zona corticale). Identificare il vasi renali (arterie e vene renali) è la fase cruciale dell'intervento perché in ogni momento della resezione è possibile bloccare temporaneamente l'afflusso del sangue al sito di escissione del tumore. Questo, non solo limita le perdite ematiche, ma consente di verificare che la resezione del tumore avvenga correttamente.
2) Resezione del tumore
Durante questa fase si esegue una ecografia intra-operatoria per definire correttamente i margini del tumore. Successivamente la neoplasia viene asportata e chiusa all'interno di un involucro che alla fine dell'intervento viene estratto all'esterno.
3) Sutura a scopo emostatico del sito di escissione del tumore Dopo la asportazione del tumore la sede di escissione viene suturata per chiudere i vasi che si sono aperti durante la procedura, limitando le emorragie post-operatorie.
1) Identificazione dei vasi renali
Il rene svolge diverse funzioni. La più importante è quella di "filtrare il sangue " per formare le urine eliminando le sostanze di scarto metabolico. Per questa ragione la parte funzionale del rene è molto ricca di sangue (zona corticale). Identificare il vasi renali (arterie e vene renali) è la fase cruciale dell'intervento perché in ogni momento della resezione è possibile bloccare temporaneamente l'afflusso del sangue al sito di escissione del tumore. Questo, non solo limita le perdite ematiche, ma consente di verificare che la resezione del tumore avvenga correttamente.
2) Resezione del tumore
Durante questa fase si esegue una ecografia intra-operatoria per definire correttamente i margini del tumore. Successivamente la neoplasia viene asportata e chiusa all'interno di un involucro che alla fine dell'intervento viene estratto all'esterno.
3) Sutura a scopo emostatico del sito di escissione del tumore Dopo la asportazione del tumore la sede di escissione viene suturata per chiudere i vasi che si sono aperti durante la procedura, limitando le emorragie post-operatorie.
Dettagli operatori
L'intervento viene eseguito in anestesia generale e prevede un ricovero medio di tre giorni.
Nefroureterectomia
L'asportazione del rene e dell'uretere nel caso di neoplasia della via escretrice
Nefroureterectomia: patologia trattata e note generali
Con il termine nefroureterectomia si definisce l'intervento chirurgico di asportazione del rene, del relativo uretere e dei linfonodi regionali.
L'intervento si esegue nel caso di diagnosi di tumore uroteliale che coinvolge la via urinaria in un qualsiasi punto dal rene (pelvi renale) fino all'ultimo tratto dell'uretere prima che giunga in vescica. L'intervento inoltre include l'asportazione del tratto vescicale intorno all'imbocco interno dell'uretere.
Come si effettua l'intervento
L'intervento può essere eseguito con tecnica chirurgica tradizionale "open" o con tecnica laparoscopica - robotica.
La procedura prevede due fasi:
1) Asportazione del rene (nefrectomia)
2) Asportazione dell'uretere fino alla vescica
Al termine dell'intervento si posizionano due piccoli drenaggi chirurgici (uno nella sede della nefrectomia e uno nei pressi della vescica dove è stato asportato il bottone vescicale). I drenaggi vengono generalmente rimossi il giorno successivo all'intervento.
La procedura prevede due fasi:
1) Asportazione del rene (nefrectomia)
2) Asportazione dell'uretere fino alla vescica
Al termine dell'intervento si posizionano due piccoli drenaggi chirurgici (uno nella sede della nefrectomia e uno nei pressi della vescica dove è stato asportato il bottone vescicale). I drenaggi vengono generalmente rimossi il giorno successivo all'intervento.
Dettagli operatori
La nefroureterectomia viene eseguita in anestesia generale e, se eseguita con tecnica laparoscopica - robotica, prevede un ricovero medio di quattro giorni.
Approfondimenti
In evidenza
La nefrectomia parziale con accesso retroperitoneale
L'evoluzione tecnologica della chirurgia robotica ha avuto un grande impatto sulla chirurgia oncologica del rene: grazie alla definizione dell'immagine e alla finezza del movimento chirurgico è possibile ottimizzare il risparmio del tessuto sano ed il risultato oncologico.
Il rene è un organo retroperitoneale che confina anteriormente con l'addome e posteriormente con il fianco. Per tale ragione l'approccio chirurgico al rene generalmente viene condotto o attraverso l'addome (accesso transaddominale o transperitoneale) oppure attraverso il fianco (accesso retroperitoneale). Generalmente nella chirurgia oncologica robotica del rene per ottenere una maggiore ampiezza del campo chirurgico viene preferita la via transperitoneale. Tale via però è più complessa nel caso di neoplasia posteriore (in quanto prevede la completa mobilizzazione del rene e la sua rotazione prima della resezione) o nel caso di pregressa chirurgia addominale.
Questa è la ragione per la quale nel nostro reparto abbiamo sviluppato la chirurgia robotica renale con accesso posteriore diventando uno dei centri a più alto volume di chirurgia robotica retroperitoneale in Italia. Questo ci consente di adattare la tecnica più efficace (retro o transperitoneale) a seconda delle diverse circostanze.
Il rene è un organo retroperitoneale che confina anteriormente con l'addome e posteriormente con il fianco. Per tale ragione l'approccio chirurgico al rene generalmente viene condotto o attraverso l'addome (accesso transaddominale o transperitoneale) oppure attraverso il fianco (accesso retroperitoneale). Generalmente nella chirurgia oncologica robotica del rene per ottenere una maggiore ampiezza del campo chirurgico viene preferita la via transperitoneale. Tale via però è più complessa nel caso di neoplasia posteriore (in quanto prevede la completa mobilizzazione del rene e la sua rotazione prima della resezione) o nel caso di pregressa chirurgia addominale.
Questa è la ragione per la quale nel nostro reparto abbiamo sviluppato la chirurgia robotica renale con accesso posteriore diventando uno dei centri a più alto volume di chirurgia robotica retroperitoneale in Italia. Questo ci consente di adattare la tecnica più efficace (retro o transperitoneale) a seconda delle diverse circostanze.
In evidenza
La nefroureterectomia con accesso laparotomico tradizionale o con accesso robotico transperitoneale
La nefroureterectomia è un intervento " demolitivo" in quanto l'asportazione in blocco del rene insieme a tutto l'uretere prevede un'esplorazione chirurgica molto ampia visto che i due organi si trovano in due posizioni anatomiche differenti e distanti. Il rene si trova. infatti, in alto nel retroperitoneo in continuità anatomica con la cavità addominale e toracica mentre l'uretere decorre verso il basso nella cavità pelvica.
Per tale ragione, la tecnica open (fig 1) spesso prevede un incisione cutanea molto estesa che condiziona una lunga degenza, dolore postoperatorio prolungato e un recupero certamente più lento. La procedura robotica (fig 2) viene eseguita tramite approccio addominale (5 fori di dimensioni inferiori a 1 centimetro). La tecnica riproduce esattamente la chirurgia tradizionale garantendo di eseguire sia la nefrectomia e contestualmente l'asportazione di tutto l'uretere fino alla vescica. Il pezzo chirurgico viene, al termine dell'intervento, posizionato in un involucro (endobag) che viene rimosso tramite una piccola incisione di circa 4 cm.
Per questo motivo l'applicazione robotica nella chirurgia della via escretrice ha completamente cambiato l'impatto di questo intervento sul paziente.
Per tale ragione, la tecnica open (fig 1) spesso prevede un incisione cutanea molto estesa che condiziona una lunga degenza, dolore postoperatorio prolungato e un recupero certamente più lento. La procedura robotica (fig 2) viene eseguita tramite approccio addominale (5 fori di dimensioni inferiori a 1 centimetro). La tecnica riproduce esattamente la chirurgia tradizionale garantendo di eseguire sia la nefrectomia e contestualmente l'asportazione di tutto l'uretere fino alla vescica. Il pezzo chirurgico viene, al termine dell'intervento, posizionato in un involucro (endobag) che viene rimosso tramite una piccola incisione di circa 4 cm.
Per questo motivo l'applicazione robotica nella chirurgia della via escretrice ha completamente cambiato l'impatto di questo intervento sul paziente.
Le domande frequenti
Nefrectomia parziale
Da cosa dipende la scelta tra asportazione del tumore e asportazione dell'intero rene?
+
Il criterio decisionale dipende soprattutto dalla dimensione del tumore e dalla sua posizione. Nel caso di tumori voluminosi o che si approfondano molto nel rene o che coinvolgono i vasi renali si opta per l'asportazione radicale del rene.
Una volta dimesso che precauzioni bisogna seguire?
+
Dopo la dimissione non ci sono accorgimenti particolari da seguire.
Bisogna eseguire chemioterapia dopo l'intervento?
+
La decisone di eseguire una terapia dopo l'intervento dipende dalla presenza di metastasi.
Nefroureterectomia
È sempre necessario asportare tutto il rene e l'uretere?
+
In casi molto selezionati (tumori molto piccoli e di basso grado di malignità) è possibile avere un atteggiamento conservativo tramite una chirurgia endoscopica con ablazione laser.
Quando vengono asportati anche i linfonodi regionali?
+
L'asportazione dei linfonodi avviene soprattutto nei tumori di alto grado in quanto in questi casi la diffusione metastatica linfonodale è più frequente.
Bisogna eseguire chemioterapia dopo l'intervento?
+
La decisone di eseguire una terapia dopo l'intervento dipende dal esito dell'esame istologico e dalla presenza di metastasi.
Focus sugli interventi: i video della nefrectomia e della nefroureterectomia
I pazienti dicono
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Glossario dei termini
Dalla A alla Z un aiuto per comprendere i termini urologici di uso più frequente e quelli utilizzati in questo sito.