AREA PAZIENTI
Le domande frequenti
Questa sezione è dedicata ai quesiti più diffusi riguardanti le malattie dell'apparato urologico e urogenitale. Qui trovano risposta le domande più comuni sugli esami diagnostici e sugli interventi chirurgici proposti in questo sito. Per saperne di più basta selezionare l'argomento d'interesse dal menù in basso.
Patologie
Patologie dei reni
Tumore maligno e tumore delle alte vie
Quando far intervenire il medico?
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È necessario chiamare il proprio medico di base quando si nota sangue nell'urina. La possibilità che a causarlo sia un tumore del rene è comunque bassa, essendovi altre cause (calcoli urinari, infezioni, tumori della vescica) molto più frequenti. La diagnosi del tumore renale è ormai quasi sempre occasionale.
In quali aree del corpo si diffonde più comunemente il tumore del rene?
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Il cancro si diffonde agli organi vicini (intestino, pancreas), ai linfonodi intorno all'organo oppure a distanza (ai polmoni, al cervello).
Cosa si intende per stadiazione del tumore renale?
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Stadiazione è il termine tecnico usato per descrivere le dimensioni del tumore e la sua eventuale diffusione a distanza. Una volta accertato lo stadio della malattia, i medici possono stabilire con maggiore sicurezza il trattamento più indicato per il caso. Il sistema di stadiazione più usato è il TNM ove T indica le dimensioni del tumore, N lo stato dei linfonodi e M la presenza di metastasi. Gli stadi T, N e M si possono riunire in una classificazione più generale che si esprime attraverso 4 stadi:
Stadio 1: tumore di diametro inferiore di 7 cm e circoscritto al rene; non sono presenti metastasi ai linfonodi né ad altri organi.
Stadio 2: tumore di diametro maggiore di 7 cm; non sono presenti metastasi ai linfonodi né ad altri organi.
Stadio 3: tumore che infiltra la vena renale o alla vena cava oppure a un solo linfonodo oppure al tessuto adiposo intorno al rene.
Stadio 4: cellule tumorali infiltrante nella tunica fibrosa che circonda il rene o metastasi a due o più linfonodi e /o ad altri organi.
Stadio 1: tumore di diametro inferiore di 7 cm e circoscritto al rene; non sono presenti metastasi ai linfonodi né ad altri organi.
Stadio 2: tumore di diametro maggiore di 7 cm; non sono presenti metastasi ai linfonodi né ad altri organi.
Stadio 3: tumore che infiltra la vena renale o alla vena cava oppure a un solo linfonodo oppure al tessuto adiposo intorno al rene.
Stadio 4: cellule tumorali infiltrante nella tunica fibrosa che circonda il rene o metastasi a due o più linfonodi e /o ad altri organi.
Stenosi del giunto pieloureterale
È sempre necessario eseguire l'intervento in caso di sindrome del giunto pieloureterale?
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Sì in caso in cui la funzione del rene coinvolto venga compromessa o in seguito alla formazione di calcoli renali, infezioni frequenti o coliche.
Quale tecnica chirurgica dà i risultati migliori?
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Attualmente sono molto diffuse le tecniche mini-invasive (laparoscopica o robotica) che consentono una drastica riduzione del dolore post
operatorio e della degenza.
Calcolosi renale
L'insorgenza dei calcoli urinari è ereditaria?
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Alcuni fattori genetici possono aumentare la probabilità di formazione di calcoli renali.
1) Sesso: i maschi hanno una probabilità tripla rispetto alle donne di sviluppare calcolosi alle vie urinarie perché sembra che la maggiore concentrazione di citrato nelle urine femminili, in stretto rapporto con il tasso estrogenico, porti ad una minore incidenza di questa malattia nel sesso femminile.
2) Storia familiare di calcoli renali: ad esempio i calcoli di origine cistinica in cui, a causa di un difetto congenito del rene, la cistina (aminoacido) poco solubile nelle urine precipita formando dei cristalli.
3) Etnia: è stata riscontrata una maggiore incidenza dei calcoli renali nella razza bianca ed asiatica.
1) Sesso: i maschi hanno una probabilità tripla rispetto alle donne di sviluppare calcolosi alle vie urinarie perché sembra che la maggiore concentrazione di citrato nelle urine femminili, in stretto rapporto con il tasso estrogenico, porti ad una minore incidenza di questa malattia nel sesso femminile.
2) Storia familiare di calcoli renali: ad esempio i calcoli di origine cistinica in cui, a causa di un difetto congenito del rene, la cistina (aminoacido) poco solubile nelle urine precipita formando dei cristalli.
3) Etnia: è stata riscontrata una maggiore incidenza dei calcoli renali nella razza bianca ed asiatica.
Si possono sciogliere i calcoli?
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I pazienti spesso chiedono se possono assumere qualcosa per sciogliere il calcolo. Purtroppo, la maggior parte dei calcoli non possono essere sciolti solo con i farmaci. Tuttavia, nei pazienti con calcoli formati da acido urico, la terapia con citrato di potassio e magnesio può essere somministrata con successo per sciogliere i calcoli, aiutandoli a passare e impedendo loro di riformarsi.
Che tipo di acqua è consigliata?
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È molto più importante la quantità rispetto la qualità dell'acqua. È consigliabile bere almeno 2 litri di acqua al giorno, distribuiti nell'arco della intera giornata.