AREA PAZIENTI
Le domande frequenti
Questa sezione è dedicata ai quesiti più diffusi riguardanti le malattie dell'apparato urologico e urogenitale. Qui trovano risposta le domande più comuni sugli esami diagnostici e sugli interventi chirurgici proposti in questo sito. Per saperne di più basta selezionare l'argomento d'interesse dal menù in basso.
Patologie
Diagnostica
Risonanza magnetica multiparametrica
Perché eseguire una risonanza magnetica multiparametrica della prostata?
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La risonanza magnetica multiparametrica è una tecnica molto raffinata che fornisce informazioni sia morfologiche (identifica lesioni della prostata e ne determina la posizione e la grandezza) sia biologiche delle lesioni stesse. Non da certezza di diagnosi ma è uno strumento molto utile per lo studio dello stato di salute della prostata soprattutto nel sospetto clinico di una neoplasia.
Come si svolge l'esame?
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L'esame si svolge a vescica e intestino vuoti. Dopo aver indossato il camice e aver rimosso gli eventuali gioielli, ci si distende sul lettino. Qui viene applicato sull'addome un gel per ultrasuoni. Attraverso una cannula viene iniettato nel braccio o nel dorso della mano un agente di contrasto per via endovenosa. La scansione dura circa 30 minuti. Lo scanner MRI è un breve tunnel e può procurare fastidio a chi soffre di claustrofobia.
È un esame doloroso?
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No, la risonanza magnetica multiparamentrica è indolore.
Ci sono dei rischi?
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Non c'è emissione di radiazioni ed il campo magnetico è innocuo. Raramente sono state segnalate reazioni allergiche al mezzo di contrasto.
Ci sono avvertenze particolari?
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In caso di corpi estranei metallici o impianti medici, è probabile che non si possa effettuare una risonanza magnetica.Il tecnico di radiologia vi darà tutte le informazioni relative.
Quanto tempo ci vuole per conoscere i risultati?
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La scansione deve studiata e valutata da un radiologo. Per i risultati occorre attendere in media 2-3 giorni.
Biopsia fusion
Quando si esegue la biopsia prostatica fusion con ausilio della risonanza magnetica?
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Attualmente l'indicazione a eseguire la biopsia con ausilio della risonanza magnetica è quella di un sospetto clinico di tumore prostatico nonostante pregresse biopsie negative. Esiste l'indicazione a eseguire direttamente un biopsia fusion nel caso che il paziente abbia una lesione evidente alla risonanza e si rifiuti di eseguire una biopsia multipla tradizionale.
La procedura è dolorosa?
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Il vantaggio della biopsia MRN guidata rispetto alla tecnica tradizionale è che si eseguono uno o al massimo due prelievi sulla lesione prostatica e non 12/24 prelievi come nel mappaggio ecografico. Per tale ragione la biopsia sostanzialmente non è dolorosa e gli effetti collaterali (sanguinamento nelle urine, infezioni gravi) sono aneddotici.
Esistono controindicazioni?
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Le controindicazioni sono quelle per la risonanza magnetica (pazienti portatori di pace maker o di protesi ortopediche) La procedura, vista l'esiguità del numero di prelievi e quindi degli effetti collaterali può essere eseguita in pazienti a forte rischio di sanguinamento (anticoagulanti orali) o a forte rischio infettivo (pazienti che assumo terapia immunosoppressiva).
Test genetico Prolaris
Cosa è il Prolaris?
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Il Prolaris è un test genomico che può aiutare il medico a predire l'aggressività del cancro alla prostata.
Quando e perché è utile eseguire il test?
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Il test serve per misurare la potenziale aggressività di un tumore della prostata. Offre quindi al medico e al paziente un dato in più della possibile evoluzione biologica della neoplasia prostatica , aiutando a discriminare i tumori che meritano un trattamento definitivo rispetto a quelli clinicamente poco aggressivi che possono essere non trattati ma semplicemente osservati.
A cosa serve precisamente?
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Prolaris misura l'attività di geni associati alla crescita del tumore, e così predice l'esito della malattia. Una bassa attività dei geni è associata ad un minor rischio di progressione della malattia, mentre un'alta attività è associata ad un elevato rischio di progressione della malattia.
Come si esegue ?
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Il test Prolaris viene eseguito su campioni di tessuto già disponibili. Campioni di tessuto tumorale possono essere ottenuti dalle sue precedenti biopsie, oppure da tessuto post-chirurgico (dopo aver eseguito l'intervento di prostatectomia radicale).
Perché si esegue?
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Si esegue per avere maggiori informazioni biologiche sul tumore in modo da migliorare e ottimizzare la strategia di cura.
Che vantaggi offre?
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Prolaris fornisce informazioni uniche sulla sua prognosi e può essere utilizzato con altri parametri clinici per aiutare il medico a suggerire il trattamento più adatto. Ad esempio: se le caratteristiche cliniche sono a basso rischio e il punteggio Prolaris è basso, lei ed il suo medico potreste scegliere di ritardare il trattamento e mantenere il tumore sotto stretto controllo. Questa modalità è chiamata sorveglianza attiva. D'altra parte, se il punteggio Prolaris rivela un tumore più aggressivo, si può rendere necessaria una terapia altrettanto aggressiva.